Cos’è il personal branding
Premesso che non esiste una definizione universale di personal branding, per completezza possiamo mettere insieme quelle più comunemente accettate: “Il processo attraverso il quale una persona individua le proprie abilità, valore e caratteristiche e successivamente la messa in atto di un insieme di strategie finalizzate alla promozione di sé stessi, delle proprie competenze ed esperienze alla stregua di un brand”.
Come direbbe Raffaele Gaito: “Il personal branding è la costruzione di una reputazione professionale”.
Oppure, ancora: “Il personal branding è ciò che le persone dicono di te quando esci dalla stanza”, Jeff Bezos.
Ovviamente, questo suonerà come: “saper vendere sé stessi”, così come un buon marketer cercherebbe di vendere un prodotto o servizio mettendo in luce le qualità migliori e facendo leva sui bisogni delle altre persone che decidono di affidarsi a quel marchio.
La percezione sarebbe esatta, ma vorrei sfatare subito un mito: fare personal branding non significa persuadere qualcuno di essere i migliori, né tantomeno mentire, bensì comunicare al meglio e al maggior numero di persone possibili, il proprio valore, le proprie competenze reali e come queste possono aiutare il pubblico. Infatti, al contrario di come potrebbero pensare alcuni, questa pratica significa, in primis, apportare valore agli altri.

Perché si sente tanto parlare di personal branding
Inutile negarlo, ultimamente si sente parlare sempre più spesso di questa pratica. Sembra che in moltissimi stiano iniziando a considerare il personal branding come qualcosa di imprescindibile, molto più che in passato. Come mai?
Due ragioni principali.
In primis una maggior attenzione, da parte del pubblico, alle persone dietro ad un’azienda rispetto al marchio in sé. Questo ha portato le aziende a rivedere il loro marketing in favore della comunicazione dei dipendenti stessi, in primis CEO e manager.
Il pubblico è stanco delle solite comunicazioni aziendali ben confezionate. Alle persone interessa come si vive per davvero dentro quella realtà e solo la comunicazione veritiera di chi c’è dentro, permette una prospettiva più ravvicinata. Allo stesso tempo, sono le aziende stesse che nella selezione dei candidati, per distinguere tra le migliaia di Curriculum Vitae tutti uguali, guardano all’attività di personal branding del singolo candidato.
In secondo luogo, le trasformazioni del mercato del lavoro, con l’emergere di nuove figure di professionisti del digitale e la progressiva caduta del mito del posto fisso, hanno portato le persone a dover comunicare di più e meglio ciò che sanno fare, così come dover assecondare la costante richiesta di evolvere le proprie competenze.
Non c’è da stupirsi, dunque, se imprenditori come Reid Hoffman, co-fondatore di LinkedIn, parlano così tanto di personal branding. Hoffman stesso, nel suo libro “The Startup of You”, ricalca l’importanza di sentirsi in una costante versione beta di sé stessi per continuare a crescere ogni giorno e reinventarsi come professionisti in un mondo del lavoro così rapido e in continuo cambiamento.

Chi dovrebbe iniziare a fare personal branding e perché
Tutti dovrebbero fare personal branding. Ma proprio tutti. Dallo studente, all’imprenditore, dal dipendente al freelance, dal manager di una grande multinazionale al CEO di una startup. Ogni ruolo può trarre beneficio da questa attività, solo, con obiettivi diversi.
Per quanto riguarda il perché si dovrebbe iniziare a fare personal branding da adesso, forse un po' l’hai intuito dalle righe precedenti, ma magari non sei ancora convinto. Lascia che ti elenchi i vantaggi per ciascuno.
Se sei un imprenditore o freelance:
- attrarre nuovi collaboratori, investitori e clienti che già si fidano di te;
- far conoscere a sempre più persone la tua realtà. Comunicando te stesso e i tuoi valori, costruirai un’audience fidata a cui far passare il tuo messaggio e trarre valore;
- posizionarti verso altre realtà, o professionisti, con cui creare partnership importanti;
- affermare la tua reputazione;
- dimostrare la tua autorevolezza ed expertise, continuando a posizionarti sul mercato, anche se sei già un esperto del settore.
Se sei un CEO o manager:
- sfruttare il tuo personal brand in ottica di employer branding per attrarre nuovi talenti;
- porti in una posizione privilegiata nella gerarchia aziendale;
- consolidare la tua reputazione;
- farti conoscere a realtà partner potenziali;
- far trasparire meglio i tuoi valori e quelli dell’azienda che rappresenti.
Se sei un dipendente:
- distinguerti da tutti coloro che come te, stanno facendo lo stesso identico lavoro;
- renderti indispensabile all’azienda, facilitandoti l’avanzamento nella stessa e la richiesta di aumenti di stipendio;
- aumentare la tua reputazione;
- renderti un professionista maggiormente cercato dagli Head Hunters pronti ad offrirti posizioni ancora migliori.
Se sei uno studente:
- distinguerti da tutti coloro che, come te, si stanno laureando nella stessa facoltà, nello stesso anno e magari con lo stesso voto;
- andare oltre la teoria, offrendoti l’opportunità di mettere le mani in pasta su un progetto tutto tuo;
- attrarre opportunità di lavoro piuttosto che doverle cercare;
- crearti la tua reputazione;
- elevarti rispetto agli altri anche in termini di contratto e salario da prima assunzione.
Allora, quando dovresti iniziare a fare personal branding?
Subito, a partire da oggi stesso. Il fatto è che, fare personal branding è un percorso che, come tale, richiede tempo ed energie. Non può portare risultati dall’oggi al domani, non si vince facile. Allo stesso tempo però, posso assicurarti che portare avanti con costanza questa buona pratica, nel tempo (neanche troppo) ti porterà dei risultati veri, certi e duraturi.
Per questo consiglio di partire subito, anche se al momento non ti sembra di averne bisogno. Non aspettare di trovarti in situazioni di difficoltà per raccogliere aiuto, devi prima seminare con pazienza. Non aspettare di averne bisogno, ci vuole tempo, ma lascia che ti porti risultati in modo tale da non aver mai bisogno.
Forse questo punto ti ho convinto. Allora ti starai chiedendo: come iniziare a fare personal branding? Esistono diversi step per iniziare, tutti abbastanza semplici, ma che vanno studiati appositamente da professionista a professionista. Per questo motivo, dovrò dedicarci un altro articolo… stay tuned!
👉 Continua a seguirmi su: